In questo tempo in cui sentiamo più vicina la violenza e la distruzione, sono in tanti ad adoperarsi per promuovere la pace, a farsi “artigiani di comunione”, riprendendo le parole di papa Francesco durante la Consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria lo scorso 25 marzo.
“Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani. […] Abbiamo smarrito l’umanità, abbiamo sciupato la pace.” E poi un’esortazione: “Mentre il rumore delle armi non tace, la tua preghiera ci disponga alla pace. Le tue mani materne accarezzino quanti soffrono e fuggono sotto il peso delle bombe. Il tuo abbraccio materno consoli quanti sono costretti a lasciare le loro case e il loro Paese”.
La disperazione di queste persone e di queste famiglie non può lasciare indifferenti. Per questa ragione abbiamo scelto di coinvolgere in un progetto di solidarietà una realtà che già in passato ha dimostrato grande attenzione alle condizioni dei soggetti più fragili a cui ci rivolgiamo, ovvero i bambini, e che anche nel progetto di Pasqua solidale 2022 ha voluto collaborare realizzando per Amici di Don Bosco le uova di cioccolato.
Nasce con queste premesse la collaborazione con la Pasticceria Gerla a favore dei bambini e dei ragazzi ucraini ospiti della casa famiglia di Lviv, Leopoli, recentemente messi in sicurezza in Slovacchia. La casa famiglia dal 2014 accoglie bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, orfani o di famiglie in condizione di grave disagio, e rappresenta un posto sicuro dove crescere sani sotto la guida di educatori, sacerdoti, insegnanti e psicologi.
I missionari salesiani di Lviv da tempo denunciano l’urgenza della situazione dell’infanzia in Ucraina, dove circa 100.000 minori vivono in stato di abbandono, spesso in strada, e dove non esistono sistemi di comunità dedicati alla presa in carico dei bambini e dei ragazzi più bisognosi.
Tanto più in una situazione di grave emergenza qual è quella attuale occorre garantire a questi bambini riparo, cibo e cure mediche.
Gerla ha accolto questo appello e da metà marzo in tutte le caffetterie ha collocato accanto alla cassa un salvadanaio: quanto raccolto grazie alla generosità dei clienti servirà a sostenere il progetto di cura dei minori ucraini della casa famiglia di Lviv.
Antonio Manarello, direttore di Gerla, ha così commentato le ragioni per cui hanno scelto di promuovere questo progetto solidale: “Nell’arco degli ultimi anni, dopo i vari lockdown, la nostra azienda ha reagito con forza e ottimismo alle sfide che si sono presentate. Siamo coscienti che una società come Gerla non possa restare indifferente agli eventi; sentiamo quindi il dovere di impegnarci nel sociale con i nostri mezzi. Siamo partiti a Natale con una cena solidale sempre dedicata ai bambini. Poi la prima collaborazione con gli Amici di Don Bosco, sempre a Natale, realizzando dei biscotti da accompagnare con il tè. Gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina, e il progetto di aiuto ai bambini e alle case di accoglienza ci hanno convinto che possiamo essere anche noi una goccia in questo mare di solidarietà”.