Sarà la città di Torino ad ospitare nel 2020 l’Incontro europeo dei giovani animato dalla spiritualità di Taizé, che ogni anno si svolge in una città diversa. Ad annunciarlo è statoil 30 dicembre fr. Alois, priore della comunità ecumenica, ai 15mila giovani di tutta Europa riuniti in questi giorni a Breslavia, nel cuore della Polonia, per vivere un Capodanno all’insegna della preghiera, della riflessione e dello scambio reciproco. “Torino attende i giovani del prossimo ‘Pellegrinaggio di fiducia sulla terra’ del 2020 con il cuore e le braccia aperte”, ha detto l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, accogliendo la notizia. L’annuncio da parte di frère Alois, aggiunge, “ci riempie il cuore di gioia e di commozione. A frère Alois e alla Comunità di Taizé esprimo la gratitudine più sincera, a nome dell’intera arcidiocesi di Torino e di tutte le confessioni cristiane presenti nel nostro territorio. È per noi un annuncio importante, che rappresenta la conferma di un legame forte ma anche, nello stesso tempo, il frutto di un lungo cammino di amicizia con la Comunità di Taizé”. L’arcivescovo spiega “il profondo e autentico legame” che lega Torino a Taizé: da molti decenni ormai molti gruppi di giovani di tutta la Regione del Piemonte e della Valle d’Aosta si recano periodicamente a Taizé e partecipano agli incontri di fine anno. “Numerosi e significativi” sono anche gli appuntamenti di preghiera di Taizé in città dove spesso si è anche personalmente recato il fondatore della Comunità, frère Roger. “Di questi incontri e del dialogo con lui – ricorda Nosiglia – custodisco nel cuore un’impronta indelebile e illuminante”. L’augurio è che questo legame possa diventare “un’occasione feconda di incontro con molti altri giovani, di un coraggioso annuncio del Vangelo e di una rinnovata esperienza di comunione nel nome di Cristo”. L’arcivescovo guarda con “fiducia e speranza” la presenza di Taizé a Torino anche come segno del “lungo e articolato cammino ecumenico compiuto tra le confessioni cristiane presenti nel nostro territorio” e come occasione di “un rinnovamento delle nostre Chiese e della nostra società, nel segno dell’unità e della comunione”. Nell’assicurare fin d’ora l’ospitalità delle famiglie e delle comunità, l’arcivescovo conclude: “Se, come ci invita in questi giorni frère Alois qui a Wrocław, dobbiamo essere ‘sempre in cammino, mai sradicati!’… sempre in cammino dunque! Sempre in cammino con Cristo con la Chiesa, con i giovani, da oggi, possiamo dire, siamo davvero in cammino con fiducia e gioia verso Taizé – Torino 2020!”.
Ostensione straordinaria della Sindone
“Insieme con l’accoglienza cordiale, la Chiesa di Torino intende offrire un altro dono: la contemplazione della Sindone”. Lo ha annunciato il 31 dicembre l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, in un video in cui dà notizia dell’ostensione straordinaria, cinque anni dopo l’ultima volta, in occasione della 43ª edizione dell’Incontro internazionale organizzato – dal 28 dicembre 2020 al 1° gennaio 2021 – dalla Comunità ecumenica di Taizé proprio nel capoluogo piemontese. “L’immagine della Sindone si trova dappertutto, in rete, nelle fotografie, ma poter contemplare il telo così com’è nella nostra cattedrale, dov’è custodito, è un’esperienza molto più ricca – aggiunge il presule -. Perché quei momenti di contemplazione si vivono insieme, perché fanno parte del pellegrinaggio comune dei giovani, come dell’umanità intera, perché quell’immagine ci interroga sul senso della nostra vita e su cosa stiamo facendo di essa”. L’arcidiocesi di Torino accoglierà migliaia di giovani, sia con l’ospitalità in case e comunità, sia con laboratori e workshop. “La contemplazione della Sindone sarà una delle proposta che la Chiesa offre ai giovani”, spiega Nosiglia.