“C’era una volta, in un paese lontano…”, l’inizio di una favola, direte, si la nostra favola!
Inizia questo percorso in un momento buio, dove il fondo era stato toccato, dove i problemi di salute ci avevano dato un bel grattacapo e decidiamo che quel momento è arrivato, di dare una sterzata alle nostre vite. Nel settembre 2015 presentiamo domanda al tribunale di Taranto, sia per l’adozione nazionale che per quella internazionale; la pratica è veloce e dopo tre incontri con l’assistente sociale, due con la psicologa, il 16 aprile 2016 veniamo chiamati dal giudice per il colloquio finale: IDONEI..inizia la nostra gravidanza!
Iniziamo a cercare anche l’associazione per l’adozione internazionale, quella che ci avrebbe fatto arrivare da te. Scegliamo l’associazione Amici di Don Bosco, un “colpo di fulmine”, persone che lavorano con precisione, con trasparenza e soprattutto con il cuore, che ci aiutano in questo splendido percorso fatto di incontri formativi, dove conosciamo nuovi amici. Tra i paesi proposti scegliamo la Colombia, vuoi perché la mamma ha già confidenza con questo Paese visto che la sua madrina di battesimo ha adottato due bambini colombiani, sia perché ci affascina questa cultura. Nel frattempo veniamo convocati dal tribunale di Taranto per un adozione nazionale di un bambino di 15 giorni, ma non viene abbinato a noi…tristezza, stanchezza e rabbia prendono il sopravvento…era il 23 settembre, e un nostro caro amico ci dice: “Non vi preoccupate magari vostro/a figlio/a starà nascendo in questo momento”…aveva ragione, il 23 settembre sei nata tu! Però ancora non lo sapevamo; circa due mesi dopo veniamo richiamati e illusi per la seconda volta dal tribunale per un altro possibile abbinamento con una bambina di 15 giorni. Ma anche questa volta non diventiamo genitori, la nostra gravidanza continua.
I giorni si susseguono, ogni notte ci addormentiamo con il pensiero di abbracciare quanto prima nostro/a figlio/a o i nostri figli. Il 18 Maggio entriamo nella lista d’attesa dell’ICBF in Colombia, lista per due fratelli.
Il 5 giugno mamma stava guidando, quando viene chiamata dall’associazione per un possibile abbinamento con una bambina di 8 mesi…ansia, gioia, paura e felicità…chiama subito papà.
Il giorno dopo andiamo a Lecce in associazione per saper qualcosa in più…dopo averci spiegato il tutto, ci fanno vedere la tua foto…è amore a prima vista! Quanti capelli, tanti e neri neri, gli occhietti furbi, ma meravigliosi, le piccole labbra da baciare; e il tuo nome, Gabriela, ci echeggiava già nel cuore.
Prepariamo i restanti documenti, le valigie, il 6 agosto si parte per Bogotà! Ci accoglie all’aeroporto Marien, la referente in Colombia, che appena ci vede, ci dice: “Vostra figlia è bellissima!”. Marien è la persona che ci ha guidato in tutto e ovunque, una persona cara e speciale, che mai dimenticheremo. Prima del giorno stabilito per l’incontro, abbiamo il colloquio con la ‘’defensora’’ che ci dà altre informazioni, soprattutto riguardo le abitudini alimentari, il dormire e a mostrarci altre tue foto. L’incontro con te è previsto per il 10 agosto alle ore 14.00. Quel giorno papà non riusciva a respirare, andava su e giù dalla stanza alla hall dell’hotel, la mamma controllava più volte la tua borsa con tutto l’occorrente…Ci vengono a prendere per dirigerci all’ICBF, prepariamo una mini festa con palloncini, festoni e torta!
Ad un certo punto, una responsabile dice: “Preparatevi, sta arrivando!”, e i battiti del cuore accelerano, il respiro diventa corto, le lacrime iniziano a rigare il viso….nove anni, nove lunghi anni, e il momento più importante della nostre vite era arrivato!!! Abbiamo maledetto e contemporaneamente ringraziato ogni anno, ogni sofferenza, perché ci avevano portato da te!
“El papà primero, el papà primero”, le parole dell’assistente sociale a papà, che si sposta più avanti rispetto a me, per accoglierti…Io riesco a scorgere un vestito rosso, papà ti prende tra le sue braccia e poi ci uniamo in un lungo abbraccio, il primo di una lunga serie…Un mix di emozioni indescrivibili, è bellissima, è stupenda, è fantastica, è….nostra FIGLIA!!!!
Ci lasciano mezz’ora soli noi tre per iniziare a conoscerci, un po’ di pianto, un po’ di gioco, un timido sorrisetto e da lì in poi è iniziato il nostro cammino insieme. I successivi trenta giorni, solo noi tre, sono trascorsi all’insegna delle nostre “prime volte” . La prima volta che hai mangiato con noi, che ti sei addormentata tra le mie braccia, che ti sei risvegliata con noi, che iniziavi a gattonare usando anche le gambe e a iniziare a reggerti in piedi, la prima uscita come famiglia, la prima altalena, il primo scivolo, la prima caduta, lo shopping, insomma tutte quelle prime volte in cui ci siamo ancor di più conosciuti, ci siamo resi conto di essere una famiglia, di esserci cercati e trovati. Sei stata fantastica, anche durante il viaggio di ritorno e l’arrivo a casa dove il nostro cammino continua…
La Colombia, così come le persone che ci hanno accompagnato in questa “gravidanza e parto”, rimarranno per sempre nei nostri cuori e impressi nelle nostre menti, un popolo stupendo, allegro e bellissimo, caratteristiche che ritroviamo in te, la nostra “hermosa”.
“…e vissero tutti felici e contenti!”