«Il sistema delle adozioni in Italia sta vivendo una forte crisi. In particolare per quanto riguarda l’adozione di bambini dall’estero. Il numero delle coppie che aspirano ad adottare un bambino si è ridotto fino a superare il dimezzamento in pochi anni, eppure i bambini da adottare che si trovano nei nostri istituti o negli orfanotrofi all’estero in una situazione di vulnerabilità sono in aumento. In qualità di Presidente della Commissione Adozioni Internazionali, intendo portare avanti progetti a tutela delle famiglie coinvolte nei percorsi di adozione e a garanzia del superiore interesse del minore, al fine di consentire a questi bambini meno fortunati le stesse opportunità di futuro dei nostri figli». Sono le prime parole della ministra della Famiglia Elena Bonetti in qualità di presidente della Commissione adozioni internazionali.
In data 18 ottobre 2019 la ministra ha ricevuto la delega ministeriale per le adozioni, con un decreto del presidente del Consiglio pubblicato in Gazzetta ufficiale venerdì 18 ottobre. Il decreto contiene, inoltre, un esplicito passaggio sulla delega al ministro della presidenza della Cai, che era stata precedentemente annunciata. Un compito arduo, quello della ministra, dato che nel 2019 per la prima volta si scenderà probabilmente sotto le mille adozioni internazionali,
Non sono, tuttavia incoraggianti i primi passi del nuovo Governo in materia di adozioni. Dal bilancio di previsione 2020-2022 dello Statoè stata confermata la decisione già presa dal precedente Esecutivo, quella cioè di decurtare circa 2 milioni di euro dal Fondo adozioni. “Apprendiamo che dal bilancio di previsione 2020-2022 dello Stato verranno decurtati circa 2 milioni di euro dal Fondo adozioni: un nuovo colpo alle famiglie, al mondo dell’adozione internazionale, già fortemente in crisi, e all’impegno profuso dal Forum delle associazioni familiari in questi anni per chiedere azioni che contrastino il continuo calo della natalità nel nostro Paese”. È quanto si legge in un comunicato diffuso questa mattina dal Forum che, ricorda, “ha cercato di stimolare il desiderio all’accoglienza adottiva attraverso il progetto #dònàti che ha permesso di incontrare migliaia di famiglie, disponibili ma spaventate di fronte alle oggettive difficoltà che l’iter adottivo presenta”. Le adozioni, prosegue la nota, “sono un bene per i bambini accolti, per le famiglie e per la collettività anche in un’ottica di rilancio della natalità. Un taglio di questa portata non può che peggiorare la situazione, ancora una volta limitando il desiderio di genitorialità di molte famiglie invece di supportarlo come sarebbe auspicabile”. Di qui piena condivisione alle affermazioni del nuovo coordinamento “Adozione 3.0”, che “raggruppa la totalità degli enti autorizzati all’adozione internazionale ad oggi operativi e che proprio in questi giorni ha presentato le sue proposte per ridare vita al settore e speranza alle famiglie italiane che sono una grande risorsa per i bambini che aspettano nel mondo una famiglia, nonostante il vertiginoso calo delle adozioni realizzate negli ultimi anni”. “Alle positive affermazioni della ministra Bonetti, da poco nominata presidente della Cai, sull’importanza dell’adozione per le famiglie e la necessità di rilancio – conclude il Forum -, purtroppo sembra esserci una risposta del Governo che va in direzione contraria”.