Torna “In vino veritas. Storie di vite”. Sabato 23 marzo si parlerà di “vini eroici” e “storie di resilienza”. Manuel Antonio Bragonzi, accompagnato dalla giornalista Marina Lomunno, condividerà con noi la sua storia, il suo percorso, i suoi progetti. Grazie a Jyothi Aimino ritroveremo le note sorprendenti che caratterizzano la vita di Manuel bambino nella degustazione di due vini a modo loro “eroici”: il Roero Riserva della Cantina Demarie e l’Erbaluce di Caluso della Cantina Favaro. Per iscrizioni info@amicididonbosco.org #invinoveritas #demariewines #cantinafavaro.
Si tratta del secondo appuntamento della rassegna, ideata da Amici di Don Bosco Onlus, che ha l’obiettivo di associare storie di vini a storie di adozione, rintracciando nel carattere o nella personalità del vino quei tratti che accomunano molti vissuti di figli e genitori adottivi. Davvero incoraggiante la partecipazione al primo incontro, dedicato alle bollicine: con l’accompagnamento del vino spumante Brut della Cantina Demarie di Vezza d’Alba, Antonella Castagno, insegnante e formatrice esperta di processi relazionali, abbiamo riflettuto sulla gestione della rabbia e dei comportamenti oppositivi nelle dinamiche genitori-figli. Roopa Bea, figlia adottiva di origini indiane, ha raccontato la sua intensa esperienza.
La rassegna “In vino veritas. Storie di vite” consiste in un calendario di 5 incontri, che si tengono nel corso del 2019 al Valdocco di Torino (via S. Maria Ausiliatrice 32), curato dall’associazione in collaborazione con alcune cantine piemontesi e con Jyothi Aimino, figlia adottiva di origini indiane che si è laureata in Scienze Gastronomiche all’Università del Gusto di Pollenzo. L’idea è quella di confrontare le peculiarità e alle sfumature che ritroviamo nei calici e con quelle che si vivono all’interno delle famiglie adottive, proseguendo nel percorso di approfondimento dell’identità adottiva avviato circa due anni fa con il video documentario “Trame”.
Negli altri appuntamenti si parlerà di vini dolci e “storie a lieto fine” (11 maggio), di “radici mobili” e dell’importanza di scegliere il terreno più adatto per un vitigno nato altrove (19 ottobre), di “aceti preziosi” e sconfitte che fanno apprendere (9 novembre). Il percorso comprensivo delle 5 degustazioni costa 50 euro a persona. La partecipazione a un singolo incontro ha un costo di 15 euro.