L’adozione internazionale, si sa, comporta per un bambino molteplici perdite prima di nuove acquisizioni: odori, aromi, suoni, luoghi, relazioni che si lasciano nella terra di origine. O meglio, si mettono prima in valigia e poi in un cassetto da aprire al bisogno. Tra queste tracce culturali, la lingua occupa uno spazio importantissimo. Se è vero che i bambini assorbono come spugne elementi della cultura di accoglienza e molto rapidamente imparano la nuova lingua, è pur vero che soprattutto all’inizio della relazione con i genitori adottivi è fondamentale avere una lingua di comunicazione comune. Scegliere di imparare la lingua materna dei propri figli è un modo per restituire dignità e significato alle loro radici.
Abbiamo chiesto un parere in proposito a Marien Villamil Villar, referente di Amici di Don Bosco in Colombia.
Perché è importante per i genitori adottivi conoscere la lingua materna dei propri figli?
L’importanza della lingua del bambino adottato è il ciclo vitale dei genitori adottivi, perché attraverso la lingua di origine il bambino cerca di offrire alcune direttrici di base per un adeguato processo di comunicazione, adattamento e fiducia.
È un modo per conservare le radici?
Diventare genitori attraverso l’adozione deve essere una decisione meditata, condivisa con l’ambiente familiare e matura, perché l’impegno che si stabilisce con il figlio dura tutta la vita. Per questo è importante mantenere viva l’idea delle radici che ciascun bambino, anche in tempi diversi, può far riaffiorare. Questa necessità non è uguale per tutti: alcuni, per la loro età, possono non sentirla subito, ma non la si può, né la si deve perdere di vista durante il loro sviluppo e la loro crescita.
Le coppie quando devono iniziare a studiare la lingua dei loro futuri bambini?
L’ideale sarebbe che le coppie iniziassero a studiare la lingua nel momento in cui scelgono il paese dove offrire la loro disponibilità all’adozione internazionale. Ma, volendo essere più realista, dovrebbero cominciare quando la loro disponibilità è accolta, nel nostro caso dallo Stato colombiano. Quando c’è un abbinamento fare un corso intensivo di lingua non solo è un dovere, ma una necessità e un obbligo, non importa quale sia l’età dei bambini. Tenete conto che per i bambini tutto è più complicato: il cambio di casa, persone nuove, nuovi cibi, una nuova lingua.
Quali sono i temi o gli aspetti più importanti su cui una coppia deve concentrare l’attenzione quando comincia a studiare la lingua dei propri figli?
I temi iniziali devono essere semplici. Si può iniziare a conoscere la nostra cultura, il clima del nostro paese, la semplicità della nostra quotidianità. I nostri bambini sopravvivono a tutto, senza dare importanza al meteo, al cibo, ai vestiti migliori. A loro non importa di sporcarsi, di camminare scalzi a casa o di giocare per terra. È qualcosa di culturale e ci piace perché è sinonimo di indipendenza.
Ai nostri bambini in attesa di adozione l’unica cosa che importa è sentirsi amati, curati, rispettati nella loro individualità. Amati e accettati con tutte le loro debolezze, i loro capricci, i loro dolori e le loro tristezze. Quindi la lingua è essenziale.
Noi usiamo moltissimo i diminutivi: chiquitos (piccolini), papitos (genitori), corazoncito (tesoruccio), amorcito (amoruccio), princesita (principessina).
Anche fare un piccolo corso di cucina è una buona idea per conoscere la frutta, le verdure, le insalate… cose molto semplici ed economiche. Sappiate che a molti bambini, ad esempio, non piace bere acqua, preferiscono bere succhi di frutta o mangiare un frutto.
È importante parlare ai bambini con fermezza, ma con una grande dose di amore e di rispetto. E all’inizio è fondamentale che ciò avvenga in spagnolo: la mamá te ha dicho que no (la mamma ti ha detto di noi), por favor me escuchas (per favore ascoltami) o papa ya te dijo lo mismo (papà ti ha già detto la stessa cosa).
E poi utilizziamo le “paroline magiche”: por favor, gracias, permiso, Ma anche: podemos hacer esta actividad juntos (possiamo farlo insieme), ahora no podemos ir al parque (ora non possiamo andare al parco), no te puedes comer esto (non puoi mangiare questo), sempre spiegando al bambino il perché (perché hai appena finito di pranzare/cenare, perché è pronta la cena).
Occorre sempre spiegare le motivazioni di un rifiuto o di un consenso.
Ai nostri bambini non viene chiesto se vogliono questo o quel genitore, loro li accettano così come sono. Poi iniziano gradualmente ad amarli e infine si affidano completamente e diventano parte di una bella famiglia. Ogni bambino è un essere unico e irripetibile. Ogni coppia è unica. E insieme formano una famiglia completa.